Morbidamente, il budino incarna la bellezza e la consolazione dell’intero cosmo: dolce lucore, forma elastica e arrendevole.

Per fare un di un racconto un racconto fantastico non è necessario andare alla ricerca di ambientazioni straordinarie e mai viste, infatti  possono bastare anche una cucina e un frigorifero.

Elogio al budino ,abbiamo realizzato questi scatti senza fare uso della post produzione per lasciare la sensazione della naturalezza, lo scatto come si faceva una volta, solo luci ed ombre,ed abbiamo abbinato l’immagine a questa breve storia che a noi e’ piaciuta molto.

Gli scatti sono stati realizzati con Hasselblad h6d ed illuminati con Broncolor Siros L

Il budino era comodamente seduto nel suo piattino in frigorifero e tremolava.
Improvvisamente  starnutì: etciù! etciù!
Silvia si chiese che cosa fosse quel rumore e andò guardare nel frigorifero.
Quando vide il budino tremare disse:
Poverino, che cosa ti succede? Sto male – rispose il budino.
Silvia tolse il budino dal frigorifero e lo posò sul tavolo.

Ti sei preso un bel raffreddore. Ti preparerò qualcosa di caldo e ti metterò vicino al termosifone.
Ma così mi scioglierò! – gridò il budino.

Hai ragione, allora ti farò un berretto e una sciarpetta. !
Etciù.. che bello! – rispose il budino.
Così Silvia prese i ferri, un gomitolo di lana e si mise al lavoro.
Quando ebbe finito, mise al budino la sciarpetta e il berretto con il pompon.
Il budino era davvero contento e tremolando avanti e indietro esclamò:
Grazie, sono davvero bellissimi e tengono un bel caldino.
Credi di poter tornare nel frigorifero?
chiese Silvia.
Certo, adesso potrei anche andare al Polo I Nord.
Silvia sorrise, lo mise in frigorifero e lo salutò
Buona notte!
Buona notte e grazie – rispose il budino non mi mangerai, vero!?
Un budino con tanto di sciarpa e berretto?
Certo che no, amico mio!

L’elogio al budino finisce qui