La Luce del Nero
Una luce che nasce dagli scuri,abbiamo ripercorso la strada del quasi centenario Pierre Soulages,maestro del nero che ha ricercato la luce nel nero nella sua pittura. Non era più il nero a far vivere la tela, ma il riflesso della luce sulle superfici nere. Sulle zone striate la luce vibrava, e sulle zone lisce tutto era calmo». In definitiva quello che accade di fronte a tale opera è che lo sguardo viene continuamente sollecitato a entrare nei chiari e negli scuri attraverso la modulazione orizzontale di una superficie liscia tra due campi dinamizzati da sottilissime striature. E sono proprio queste variazioni di trame che trasformano il nero in materia riflettente, e dunque in luce.
Di qui nasce il fenomeno che Soulages ha chiamato in un primo momento Noir-Lumière, per enfatizzare le capacità cromatiche di un solo pigmento. Poi, per non limitarlo a mero effetto ottico, lo ha definito outrenoir, cioè un nero che cessa di essere assenza di luce per divenire riflessione di e sulla luminosità
Il poeta infatti in Les Feuillets d’Hypnos scrive: «Il colore nero contiene l’impossibile vivente. Il suo campo mentale è quello di tutte le cose inattese, di tutti i parossismi».
In quadricromia il nero è l’insieme di tutti i colori, mentre nello spettro della luce ne è la totale assenza. Non si sa che colori nasconda, il nero. È il colore del mistero.Nei nostri scatti abbiamo cercato di ripercorrere questa strada utilizzando le bottiglie che prendono la tridimensionalità dalla luce che fuoriesce dal nero piu’ cupo.
The Light of Black
A light that comes from the dark, we have retraced the path of the almost centenary Pierre Soulages, master of black who has sought light in black in his painting. It was no longer black that made the canvas live, but the reflection of light on the black surfaces. On the streaked areas the light vibrated, and on the smooth areas everything was calm ». Ultimately what happens in front of this work is that the gaze is continually urged to enter the light and dark through the horizontal modulation of a smooth surface between two fields dynamized by very thin streaks. And it is precisely these variations of textures that transform black into reflective material, and therefore into light.
Hence the phenomenon that Soulages first called Noir-Lumière, to emphasize the chromatic capacities of a single pigment. Then, not to limit it to a mere optical effect, he defined it outrenoir, that is, a black that ceases to be the absence of light to become a reflection of and on brightness
In fact, the poet in Les Feuillets d’Hypnos writes: “The black color contains the impossible living. His mental field is that of all unexpected things, of all paroxysms ».
In full color black is the set of all colors, while in the spectrum of light it is the total absence. It is not known what colors it hides, black. It is the color of the mystery. In our shots we have tried to retrace this path using the bottles that take three-dimensionality from the light that comes out from the darkest black.
