Ode a Torino
In collaborazione con Ribelli Digitali abbiamo realizzato con L’Astrée (un gruppo da camera che si occupa prevalentemente del repertorio tra inizio seicento e fine settecento, eseguito con strumenti originali e secondo criteri storici,) un video a Torino, nei posti storici del centro. Che alla fine si è trasformato, naturalmente, in una clip sulla Grande bellezza città. E infatti si chiama «Ode a Torino».
L’ensemble è stato fondato a Torino nel 1991 e da allora ha iniziato una intensa attività concertistica e discografica che lo ha portato a esibirsi in tutti i paesi del mondo. Le sedi nelle quali abbiamo suonato in quasi trent’anni di attività sono quelle canoniche che ospitano tradizionalmente i concerti di musica classica: teatri, auditorium, chiese.
A questo punto della nostra carriera ci è venuto però il desiderio di esibirci in luoghi e situazioni completamente diverse dal solito e in particolare dice Giorgio Tabacco fondatore del gruppo, e abbiamo immaginato un giro per la città di Torino dove portare la nostra musica in modo diverso e più spontaneo, a contatto diretto con la gente, con un pubblico impovvisato e a volte stupito di trovarsi di fronte per strada un gruppo professionale che esegue musica del settecento.
Abbiamo così creato in ode a Torino una possibilità nuova di proporre il repertorio barocco, in una città dove il barocco è di casa, ma dove la modernità che è insita nel linguaggio barocco ben si accorda con situazioni contemporanee. Infatti il giro musicale per Torino dell’Astrée ha preso in considerazione luoghi storici ma anche realtà architettoniche attuali, mentre il fiume e la collina hanno creato un suggestivo corollario alle immagini simbolo della città in una sorta di nuova ideale “Corona di Delizie”.
In ognuno dei luoghi in cui abbiamo suonato si sono create situazioni diverse e contrastanti; le strade, i palazzi, le piazze e la gente hanno determinato ogni volta vibrazioni particolari. Abbiamo in sostanza vissuto molte nuove emozioni rispetto al solito, come se ciò che stavamo suonando parlasse di più e più in profondità al nostro cuore (e speriamo anche al cuore di chi ci ascoltava), un’esperienza davvero unica che crediamo importante per chi come noi fa della musica e delle sensazioni che da essa derivano una ragione di vita.
Nostro “compagno di viaggio” per la città è stato uno dei brani più suggestivi del repertorio barocco, il Canone di Pachelbel, che per la sua natura mantrica è particolarmente adatto ad un’esperienza attraverso luoghi e situazioni tra loro molto differenti, ma che riconducono sempre a un unico concetto di emozione e di bellezza.
Buona visione e buon ascolto.
In collaboration with Ribelli Digitali, we made a video in Turin, in the historical places of the center, with L’Astrée (a chamber group that mainly deals with the repertoire between the early seventeenth and late eighteenth centuries, performed with original instruments and according to historical criteria,). Which ultimately turned, of course, into a clip on the Big Beauty city. And in fact it is called “Ode in Turin”.
The ensemble was founded in Turin in 1991 and since then has started an intense concert and recording activity that has led it to perform in all countries of the world. The venues in which we have played in almost thirty years of activity are the canonical ones that traditionally host classical music concerts: theaters, auditoriums, churches.
At this point in our tank, however, we had the desire to perform in places and situations completely different from the usual and in particular says Giorgio Tabacco founder of the group, and we imagined a tour of the city of Turin where to bring our music in a different way and more spontaneously, in direct contact with people, with an unexpected and sometimes amazed audience to find a professional group playing eighteenth-century music on the street.
We have thus created a new possibility to propose the Baroque repertoire, in a city where the Baroque is at home, but where the modernity that is inherent in the Baroque language fits in well with contemporary situations. In fact, the musical tour of the Astrée in Turin took into consideration historical places but also current architectural realities, while the river and the hill created a suggestive corollary to the symbolic images of the city in a sort of new ideal “Crown of Delights”.
In each of the places where we played, different and contrasting situations were created; the streets, buildings, squares and people have caused particular vibrations each time. We basically experienced many new emotions than usual, as if what we were playing spoke more and more deeply to our heart (and we also hope to the heart of those who listened to us), a truly unique experience that we believe is important for those who like we make music and the sensations that derive from it a reason for living.
Our “travel companion” for the city was one of the most evocative pieces of the Baroque repertoire, the Pachelbel Canon, which, due to its mantric nature, is particularly suitable for an experience through very different places and situations, but which lead always with a single concept of emotion and beauty.
Good vision and good listening.
